
Marta Scarrone
La pittura vascolare etrusca del V secolo
2015, 340 pp., Figg. 20, Tavv. 91, carta testo avoriata Palatina gr. 100
Brossura, 21,5 x 30 cm
ISBN: 9788876892882
€ 98,00 € 93,10
Studio sulla ceramica etrusca decorata nella tecnica a sovraddipintura – anche denominata sovraddipinta/suddipinta o a figure (rosse) sovraddipinte – del V sec. a.C., usualmente ricondotta ai Gruppi di Praxias e Vagnonville e ancora non a fondo esplorata, in quanto considerata troppo spesso di interesse secondario.
Sulla base degli strettissimi rapporti che essa stringe con quella più antica a figure nere e con quella successiva a vere figure rosse, lo studio si amplia a considerare anche queste due produzioni, tentando di presentare un quadro complessivo della pittura vascolare etrusca del V sec. a.C.
Tecniche a figure nere e a figure rosse sovraddipinte da una parte, tecniche a figure rosse sovraddipinte e a vere figure rosse dall'altra sono da considerare opzioni pittoriche all'interno delle stesse botteghe: attraverso questa chiave interpretativa, si propone una revisione dell'ordinamento della ceramografia a figure nere attardate, oggetto di studi numerosi ma non sempre concordanti e si cerca di affrontare la spinosa questione della earlier red-figure.
Sulla base degli studi fondamentali – ma sempre settoriali – e di nuove e importanti ricerche condotte in 65 musei circa – si tenta di presentare una trattazione sistematica della ceramografia etrusca in un momento storico particolare, quello della cosiddetta Interimsperiode. La dissertazione è introdotta da una premessa metodologica, volta soprattutto a illustrare i termini tecnici adottati, di stampo beazleyano, e il loro significato.
La prima parte si apre con uno studio sulla ceramografia a figure nere attardata nella prima metà del V sec. a.C.: ne indaga pittori e botteghe, focalizzando l'attenzione in particolare su quelli a maggior contatto con maestranze della tecnica a sovraddipintura. Il fulcro della dissertazione è costituito dalle botteghe etrusche a sovraddipintura del V sec. rappresentate principalmente dal Gruppo di Praxias, vulcente, e dal Gruppo Vagnonville, chiusino.
La seconda parte, strettamente connessa con la trattazione del Gruppo Vagnonville, analizza gli inizi della tecnica a vere figure rosse in Etruria, rappresentati dal Pittore di Bologna 824. Nella terza parte si studiano in parallelo gli sviluppi della nuova tecnica a figure rosse e della tecnica a figure rosse sovraddipinte tra la fine del V sec. e la prima metà del IV sec. a.C.
Vincenzo Bellelli, AION, 05/03/2019
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