Alla luce delle indagini condotte da Stefano Guidotti negli anni Novanta del secolo scorso sulle tecnologie costruttive impiegate nel labirinto del grande tumulo orientalizzante di Poggio Gaiella, viene formulata un’ipotesi interpretativa sulla funzione cultuale dell’insolita pianta. La ricerca ha rivelato che nell’esecuzione dell’articolato sistema di cunicoli, coevi alla tholos, ci sia un’idea di base che risulta la chiave di volta del polyandrion. Il confronto, inoltre, del disegno planimetrico chiusino con il labirinto riprodotto sull’oinochoe della Tragliatella, a cui si associa l’iscrizione etrusca truia, insieme all’accostamento dell’apparato architettonico-scultoreo di Poggio Gaiella con la piattaforma-altare del tumulo II del Sodo di Cortona e con le torri-cippo della Cuccumella di Vulci, fanno pensare ad un preciso valore simbolico e ad una ritualità, associata alla sfera del sacro. Le scene ed il lemma, rappresentati sul vaso, già interpretati come l’antica cerimonia del lusus Troiae/Truia di virgiliana memoria, da associare al rito di origine cretese come la geranos, aggiungono una maggiore specificazione alla funzione della singolare struttura: l’iniziazione all’età adulta dei giovani principes etruschi e la trasmissione dello status aristocratico. Attraverso una scenografia del potere, legata all’ambito funerario e al culto degli antenati, gli aristoi chiusini costruiscono una memoria culturale collettiva, che favorisce una continuità ed allo stesso tempo una riconfigurazione/riaggiornamento di ‘comunità immaginate’ all’interno della società etrusca.
This study formulates an interpretation of the cultic function of the labyrinth of the great Orientalizing tomb of Poggio Gaiella, based on investigations carried out in the 1990’s by Stefano Guidotti on the technology employed in the creation of this unusual structure. Research revealed a basic idea in the execution of the tomb’s tunnel system, contemporary to the tholos, which forms its keystone.
Furthermore, comparison of the Chiusi tomb’s planimetry with the labyrinth depicted on the Tragliatella oinochoe (associated with the Etruscan inscription truia) and juxtaposition of Poggio Gaiella’s architectonic-sculptural apparatus with the platform-altar of Tumulus II del Sodo at Cortona and the cippus-towers of the Cuccumella of Vulci suggest a precise symbolism and rituality associated with the sphere of the sacred. The scenes and inscription represented on the vase, linked by some to the ancient ceremony of the lusus Troiae/Truia of Virgil and the Cretan geranos ritual, imply a more precise function for Poggio Gaiella’s singular design: the initiation into adulthood of the young Etruscan principes and the transmission of aristocratic status. Through a scenography of power, connected to the funerary sphere and ancestor cult, the aristoi of Chiusi built a collective cultural memory which favored continuity and, at the same time, a reconfiguration/updating of “imagined communities” within Etruscan society.
- Elenco abbreviazioni
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- Parte I - Storia - Archeologia - Religione
- M. Milletti - C. Pellegrino - M. Rendeli - S. Santocchini - J. Tabolli - As time goes by. Pre-Roman Etruria from Po Valley to Campania: an addition to Simon Stoddart’s “Power and Place in Etruria, vol. 1, The Spatial Dynamics of a Mediterranean Civilization, 1200-500 BC”, Cambridge University Press, 2020
- P. Miranda - R. Scognamiglio - La necropoli picena di Novilara: una nuova proposta di scansione cronologica
- T. E. Cinquantaquattro - M. Cuozzo - Tra importazioni e produzioni locali: un’oinochoe figurata dalla necropoli orientalizzante di Pontecagnano, con appendice di Rosa Cannavacciuolo e Federico Poole
- R. Graditi - Il labirinto di Poggio Gaiella e la Truia. Un’ipotesi interpretativa
- A. V. Buiskikh - A. Naso - Kantharoi in bucchero dalla regione pontica
- V. Bellelli - Pittura etrusca, antropologia culturale e storia delle religioni: spunti di riflessione
- M. A. Turchetti - La “porta dell’Ade” nell’Ipogeo dei Volumni. Note in margine a una recente indagine spettrografica sulle pitture, con appendice di Vincenzo Palleschi e Luciano Marra
- F. Marcattili - Voltumna, Vertumnus: divinità e servitus tra Etruria e Roma
- S. Stopponi - Un’anfora punica con iscrizione etrusca dal Fanum Voltumnae
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- Parte II - Lingua - Epigrafia
- J. Hadas-Lebel - Étr. sacni
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- Parte IV - Riviste epigrafiche
- Rivista di epigrafia etrusca
- Rivista di epigrafia italica
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- Parte V - Notiziario
- Vita dell’Istituto
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- Consiglio direttivo e Membri
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- Recensioni
- Bruno D’agostino - Luca Cerchiai, Il leone sogna la preda. Iconografia e immaginari tra Greci ed Etruschi (C. Riva)
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- Necrologi
- Gerhard Sperl (L. Aigner Foresti - P. Amann)
- Gerhard Dobesch (L. Aigner Foresti - P. Amann)