
Materiali votivi della Grotta del Colle di Rapino
Maria Paola Guidobaldi
Archaeologica, 134
Corpus delle stipi votive in Italia, 15
2002, pp. 80, tavv. 10, cm 17 x 25, in brossura
88-7689-182-X
Temi
Maria Paola Guidobaldi
Archaeologica, 134
Corpus delle stipi votive in Italia, 15
2002, pp. 80, tavv. 10, cm 17 x 25, in brossura
88-7689-182-X
Sul versante nord-orientale della Maiella, ai piedi del Monte Pologne (località Costa Le Solagne o Tazze) si apre una cavità naturale nota come Grotta del Colle. Il nome sembra derivare da quello di un castello medievale, detto appunto il Colle, che sorgeva nelle vicinanze. I primi rinvenimenti nella grotta , consistenti in "ossa di sterminata grandezza", risalgono agli inizi del XIX secolo, ma é soltanto a partire dal 1846, quando Th. Mommsen fornisce la prima edizione scientifica della "Tabula Rapinensis", trovata nei pressi di una sepoltura, che la Grotta del Colle attira effettivamente l'attenzione degli studiosi.